DOLORI
ARTICOLARI

I dolori articolari sono problemi piuttosto comuni. Spesso sono associati alle patologie osteoarticolari (come i reumatismi, più diffusi nelle donne) che in Italia colpiscono milioni di persone.

CAUSE

Le cause dei dolori articolari possono essere molto diverse. Infatti mentre in alcuni casi alla base dei dolori alle articolazioni ci sono dei traumi, altre volte il problema è un disturbo di salute o una malattia. Capita, così, che l'articolazione faccia male a causa di un incidente mentre si pratica uno sport, oppure che i dolori articolari siano associati a uno stress eccessivo, a strappi, a distorsioni o slogature, a lussazioni oppure a fratture. Inoltre anche il sovrappeso e l'obesità possono sovraccaricare le articolazioni danneggiandole. 

Anche i disturbi e le malattie inclusi fra le cause di dolori articolari possono essere molto diversi fra loro. In alcuni casi si tratta di dolori muscolari, altre volte dell'accumulo nelle articolazioni di cristalli di acidi urici (come nella gotta) o di pirofosfato di calcio diidrato (come nella pseudogotta). Altre volte, invece, le cause sono malattie a base autoimmune come l'artrite reumatoide, l'artrite reumatoide giovanile, l'artrite psoriasica e l'artrite reattiva, la polimialgia reumatica, la spondilite anchilosante, la malattia di Still dell'adulto, la sarcoidosi o il lupus eritematoso sistemico. 

La lista delle patologie che possono causare dolori alle articolazioni continua con malattie sessualmente trasmissibili (come clamidia e gonorrea), infezioni virali, borsite e tendinite, condromalacia della rotula, artrosi, artrite settica, osteomielite, necrosi avascolare, sindrome dolorosa regionale complessa, meralgia parestesica, borreliosi, malattia ossea di Paget, rachitismo da carenza di vitamina D nei bambini, ipotiroidismo, leucemia e tumore alle ossa. Infine, i dolori articolari possono essere un effetto collaterale dell'assunzione di farmaci utilizzati nella lotta contro i tumori, come paclitaxel, bleomicina, cladribina, L-asparaginasi e i modificatori della risposta biologica, come filgrastim, pegfilgrastim e sargramostim.

La più frequente è l' artrosi, malattia cronica che riguarda soprattutto la popolazione a partire dai 60 anni e che è la principale causa di dolore nella donna in menopausa. In questo caso i dolori sono il sintomo principale della patologia; a causarli è la degenerazione della cartilagine presente nelle articolazioni, che a seconda delle strutture colpite può portare ad attriti a livello delle strutture ossee della colonna vertebrale, delle ginocchia, delle mani, dei piedi o delle anche.

L'elenco delle possibili cause di dolori articolari include però anche altri fattori molto diversi dalle malattie reumatiche. A volte, ad esempio, le articolazioni possono fare male a causa di infezioni, incluse alcune malattie sessualmente trasmissibili. Altre volte il problema sono i chili di troppo, che sottoponendo le articolazioni a un carico eccessivo finiscono per stressarle e danneggiarle. Oppure, ancora, i dolori alle articolazioni possono essere la conseguenza di dolori muscolari, di traumi (da vere e proprie fratture a una più semplice distorsione) o dell'assunzione di alcuni farmaci.

Il problema può riguardare una sola articolazione o più articolazioni ed è una frequente causa di dolore alla schiena, alle spalle, alla caviglia o al ginocchio. I dolori possono coinvolgere qualsiasi parte dell'articolazione, i tessuti e gli organi annessi, inclusi i legamenti, i tendini, le ossa, le cartilagini e i muscoli. A volte si tratta di lievi disturbi, altre volte sono fastidi debilitanti; in ogni caso, se non vengono trattati in modo adeguato si corre il rischio di avere a che fare conseguenze a lungo termine che possono compromettere il benessere quotidiano e la qualità della vita. L'artrosi, ad esempio, può far perdere la funzionalità delle articolazioni che colpisce.

Il dolore articolare può essere affrontato facendo riposare l'articolazione e con trattamenti con il freddo o con il caldo. Oppure è possibile assumere dei prodotti antinfiammatori e antidolorifici da banco. Se queste cure non dovessero produrre benefici è bene rivolgersi a un farmacista o a un medico.

In particolare, è importante chiedere consiglio a un esperto quando il dolore dura da più di tre giorni e quando è associato ad altri sintomi nell'organismo che possono far pensare ad una causa più seria rispetto a un disturbo temporaneo. Problemi come la febbre, arrossamenti, aumento della sensibilità al tatto rispetto a quella di un tessuto sano, e gonfiore, specialmente se improvviso, potrebbero indicare la presenza di una causa sottostante che richiede un rimedio specifico.

Non sempre si riesce a colpire al cuore il problema, e non sempre viene trovata una cura definitiva per il dolore articolare. Il trattamento più adatto varia da caso a caso; nelle situazioni più gravi – ad esempio quando le condizioni delle articolazioni sono gravemente compromesse dall' artrite – può anche essere necessario intervenire chirurgicamente. Saranno i medici, dopo un'accurata diagnosi, a stabilire qual è la strada corretta da percorrere per eliminare il dolore e la sua causa.

SINTOMI

I dolori articolari possono colpire qualsiasi parte di un'articolazione, dalle ossa alle cartilagini, inclusi anche i tendini, i legamenti e le sacche contenenti liquido sinoviale che proteggono le articolazioni evitando gli attriti e attenuando gli urti. Il dolore può essere lieve oppure severo, così come può durare per pochi minuti o diventare un disturbo costante. Non solo, i dolori possono concentrarsi sull'articolazione colpita (ad esempio ginocchio o gomito) o coinvolgere una regione più ampia del corpo (come la schiena).

Inoltre i dolori articolari possono essere causati da dolore muscolare, da processi degenerativi (come nell’artrosi) o infiammatori (come nell'artrite), oppure da infezioni; in casi molto rari i dolori possono dipendere anche dalla presenza di un tumore. Per tutti questi motivi il dolore non è l'unico sintomo con cui si può avere a che fare.

DA SAPERE

Fra i possibili disturbi che possono essere associati ai dolori articolari sono inclusi arrossamenti della pelle, gonfiore, sensibilità al tatto, surriscaldamento dell'area circostante l'articolazione, debolezza, rigidità dell'articolazione e difficoltà di movimento. Il dolore e la sua causa scatenante possono infatti ridurre il numero di movimenti che si riesce a compiere con l'articolazione, che in alcuni casi si può letteralmente bloccare. Altre volte, invece, i dolori articolari possono portare a zoppicare. Inoltre in caso di infezione possono essere associati a febbre e brividi. Infine, un dolore costante può influenzare anche l'umore, portando con sé i sintomi di una depressione.

Quando i dolori articolari sono di lieve entità è possibile provare a trattarli assumendo farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) da banco, che agiscono non solo sul dolore (come i semplici analgesici), ma anche sull’infiammazione che spesso accompagna le patologie articolari. Allo stesso tempo è però fondamentale mettere a riposo l'articolazione; non sforzarla aiuta infatti ad evitare che il dolore peggiori. D'altra parte, se il dolore non è causato dall'artrite anche mantenersi attivi è importante. Ciò che conta è non esagerare: come in molti altri casi la scelta migliore non è iniziare a fare movimento di sana pianta ma affidarsi ai consigli del proprio medico per sapere quali sono il tipo e il livello di attività fisica più adatti al proprio caso.

Anche il ghiaccio può essere d'aiuto; si può provare in pronto intervento con del ghiaccio spray (come nel caso di un trauma, a patto che la pelle non risulti lesa) e successivamente con impacchi da 15-20 minuti da ripetere più volte al giorno. In alcune patologie è possibile sfruttare invece i benefici della terapia del calore. Il caldo, infatti, può rilassare i muscoli e aumentare la circolazione, alleviando così i problemi muscolari che possono essere alla base dei dolori alle articolazioni. Fra le alternative disponibili per una terapia con il calore sono inclusi bagni in acqua calda e comode fasce autoriscaldanti. Infine, anche i massaggi e lo stretching possono aiutare a risolvere il problema.

In alcune situazioni è però fondamentale contattare un medico. In particolare, è bene rivolgersi a un esperto se i dolori articolari sono associati a febbre ma non a sintomi influenzali, in caso di perdita di peso ingiustificata (almeno 4-5 kg), se il dolore alle articolazioni è molto intenso e dura da più di 3 giorni, se le articolazioni hanno una forma alterata e se i fastidi sono forti, improvvisi e associati a gonfiore, soprattutto se non sono presenti altri sintomi che potrebbero giustificarne la comparsa.

Una volta dal medico è importante saper descrivere bene il dolore con cui si ha a che fare. Verrà chiesto quali sono le articolazioni coinvolte; da dove sono partiti i dolori articolari e se è la prima volta che se ne soffre; quanto spesso colpiscono e se compaiono improvvisamente, forti, o se iniziano lievi, aumentando lentamente; se peggiorano o migliorano con il riposo, con il movimento o con l'assunzione di farmaci; se in alcune posizioni è più semplice sopportarli e se sono più forti in alcuni momenti della giornata, in particolare al mattino. Il medico cercherà di risalire alle cause del dolore con un'anamnesi attenta, cercando di capire se possa dipendere da un trauma o da un'infezione. In alcuni casi potrebbero essere prescritti degli esami diagnostici, ad esempio analisi del sangue o radiografie, in modo da definire le terapie più adatte al caso.

Potrebbe anche essere necessaria una dieta per perdere i chili di troppo che sovraccaricano le articolazioni. Alcuni alimenti sembrano aiutare a prevenire i dolori alle articolazioni mantenendole in salute, ad esempio i broccoli e i cibi ricchi di magnesio. Anche curcuma e zenzero sembrano aiutare a combattere infiammazione e dolore, ma né l'alimentazione né integratori o rimedi naturali sono una medicina dalle proprietà miracolose, e chiedere consiglio al farmacista o al medico resta la scelta migliore.

 

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